Mentre non si hanno altre notizie da Andrea, ancora disperso in Cina, Lorenzo ripropone il grande racconto dell’ascesa al Monte Bianco da Courmayeur: l’impavida impresa di uno sparuto gruppetto di giornalisti tech che si interrogano sul significato della Coppa dell’Amicizia, da tutti erroneamente chiamata Grolla, che tuttavia viene servita al ristorante la Grolla e non al “Coppa dell’Amicizia”. Come Andrea dalla Cina, qualcosa non torna. A meno che non abbiate una Seat Marbella. In quel caso torna tutto.
Avete qualcosa di completamente insensato da dire sulla tecnologia? Avete notizie di Andrea disperso in Cina?
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Un puntata tutta al femminile con interventi che ristabiliscono il livello delle quote rosa di un podcast eccessivamente maschilista. Fra cannoli siciliani, disquisizioni filosofiche e corse in taxi, si finisce inevitabilmente a parlare di come si fa una lavatrice. Una puntata che riporta l’altra metà del cielo nell’universo ad alto tasso di testosterone dei podcast di tecnologia.
Andrea scopre che il suo viaggio in Cina in realtà è un complotto orchestrato da Lorenzo Paletti e Nicole Scott per sfrattarlo dal suo lussuoso appartamento di Berlino. Lo scopo è farlo arrestare dalle autorità di Pechino e forzarlo a scrivere un diario di prigionia, come un novello Silvio Pellico. Il podcast diventerà così un programma a scopo umanitario, per raccogliere i proventi del libro di Andrea e gestire la rendita del subaffitto del suo appartamento. Nel frattempo si scopre che Lucio Botteri è a Milano, dove verrà raggiunto nella puntata successiva in un varco spazio-temporal-radiofonico che è puro podcast vérité.