Era ora che qualcuno prendesse possesso di questo disgraziato podcast per insegnare a quei due peracottari di Nepori e Paletti come si fa la radio in differita. Quel qualcuno ora ha un nome. Jacona, Alessio Jacona.
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48: Luchi Strike
Dopo un interessante disamina delle tecnologie di sblocco degli smartphone con il suono della minzione (con complici che evitiamo di nominare), Andrea incontra sul solito transfer due Luchi diversi: il primo è il Maestro Luca “Mr Gadget” Viscardi, che ci delizia con una disamina delle alternative italiane ai termini anglofoni della tecnologia; il secondo è Luca Dondoni, new entry estemporanea che ci regala la sua voce profonda e radiofonica a testimoniare un legame fra il nome Luca e la conformazione delle corde vocali. In chiusura arriva un’anticipazione…
45: Come la Fiorentina di Zeman
Dopo un rapido giro di scioglilingua regionali, arriva il pezzo forte che tenevamo in serbo da tempo: i parallelismi di Roberto Pezzali fra il mercato della telefonia e le squadre del campionato italiano. Ce n’è da far arrabbiare qualsiasi tifoso, o qualsiasi appassionato di tecnologia. Proprio come piace a noi.
43: The Podcast Wars
A Matera i nodi vengono al pettine e Andrea è costretto a sfidare il perfido Cisotti in una sfida di podcast al fulmicotone. Trenta secondi ciascuno per parlare di argomenti quanto più lontani l’uno dall’altro. Per garantire la natura completamente randomica degli argomenti e garantire la varietà delle tematiche, il giudice Roberto Pezzali sceglie il metodo più sicuro: un elenco di titoli degli articoli di Cosimo Dott. Simoni.
27: Huawei e Honor, a Shenzhen si suda freddo
Interrompiamo le normali trasmissioni di idiozie di vario ordine e grado per una puntata insolitamente seria per parlare di cose serie. Cioè la situazione incresciosa che si è venuta a creare fra il governo degli Stati Uniti e Huawei/Honor. Lo abbiamo fatto da Londra, dove eravamo per il lancio dei nuovi Honor 20 Series. Con Andrea Nepori in studio (cioè nell’autobus che ci portava dall’evento all’albergo) c’erano Ugo Barbara, Marco Lombardo, Gabriele Arestivo e Roberto Pezzali.